Eccoci finalmente giunti all’inizio della stagione agonistica 2018. Grandi novità per quest’anno, la più grande riguarda il passaggio per Pazzini alla Pirelli Cup: stesso organizzatore del precedente Trofeo Bridgestone ma gomme Pirelli e una griglia di partenza tra le più agguerrite e numerose degli ultimi anni con piloti di alto livello.
Purtroppo non c’è stato molto tempo per provare le nuove coperture a causa del cattivo tempo in questo inizio di anno. Nell’unica giornata di prova prima della gara Pazzini è comunque riuscito a girare subito sugli stessi tempi dello scorso anno, nonostante un set up ancora lontano da quello ideale e il bisogno di ritrovare il giusto affiatamento con la sua Yamaha R6.
Durante le prove del venerdì si è cercato di ritrovare il giusto assetto alla moto per poter dare al pilota di Rimini la stessa confidenza dello scorso anno. Grazie all’aiuto dei tecnici della Mupo il team è riuscito a trovare una configurazione ideale, tale che permettesse a Pazzini di spingere senza rovinare troppo le gomme in ottica gara. Avendo come vincolo del trofeo l’obbligo dell’uso delle sole mescole morbide si è quindi lavorato di più nel pomeriggio per poter sfruttare al meglio le coperture Pirelli, visto che di prima mattina la temperatura e l’asfalto poco gommato non lo permettevano.
In questo fine settimana sono in programma due gare e quindi tutto il team dovrà giocarsi il tutto per tutto nell’unica prova ufficiale del sabato mattina. Nonostante la temperatura dell’asfalto non sia ancora delle migliori il setting trovato nel giorno precedente consente a Pazzini di poter spingere immediatamente. Giro dopo giro acquista sempre più fiducia tanto da riuscire a girare un secondo più forte del suo miglior tempo di sempre. Nonostante la griglia lunga Pazzini riesce a qualificarsi in 23° posizione, ottenendo anche una velocità di punta non troppo distante da quella dei primi.
La partenza di gara 1 è di primo pomeriggio del sabato e grazie al bel tempo e ad una buona temperatura si prospetta una gara molto bella e combattuta. Alla partenza Pazzini ha un buono spunto e nonostante il folto gruppo di piloti riesce a tenere la posizione. Trovandosi in un gruppo di altri centauri comincia un testa a testa a suon di giri veloci, tanto da avere un passo di un secondo più veloce del suo miglior tempo in gara. Dopo qualche scambio di posizione si posiziona in coda al gruppo di piloti per risparmiare energie e le gomme per il finale di gara. Al terzultimo passaggio Pazzini rompe gli indugi e stampando tempi personali record riesce ad effettuare tre importantissimi sorpassi proprio nei giri conclusivi, che gli valgono in 21° posto finale.
Purtroppo la domenica non offre lo stesso meteo del giorno precedente. Sin dalla mattina fa più freddo dei giorni precedenti e verso pranzo incomincia a piovere sul circuito toscano rendendo il tracciato molto scivoloso. Queste particolari condizioni favoriscono molte cadute, tanto che prima dello start oltre la metà della pista risulta coperta di filler. La direzione gara, oltre a dichiarare wet race, fa fare ai piloti 4 giri di warm up per rendersi conto delle condizioni del manto stradale. Visto l’alto rischio di caduta, Pazzini e il team decidono di non rischiare troppo durante la gara e di mantenere una condotta cauta. Questa decisione permette al pilota riminese di classificarsi a fine gara a fine schieramento ma di portare a casa punti importanti per il campionato.
Nonostante il brutto tempo di domenica che ha rovinato un pò i piani a tutto il team, la squadra resta consapevole del potenziale di quest’anno di Pazzini, che anche in questa stagione sta affrontando con grande professionalità le nuove sfide di questo nuovo campionato.


