Dopo un’attesa lunga tutto l’inverno eccoci finalmente giunti all’inizio della stagione agonistica 2017. Come negli ultimi anni tutto lo Start Team e Pazzini si schierano anche per questa nuova stagione nella combattutissima classe 600 del Trofeo Bridgestone, sempre con la Yamaha YZF-R6. In questo primo appuntamento stagionale sono in programma due gare, una il sabato e l’altra la domenica.
Il venerdì viene usato l’assetto provato nei test invernali, ma purtroppo le diverse temperature e l’asfalto con meno grip non fanno lavorare al meglio la moto, costringendo quindi Pazzini ad un turno un pò in sordina per quanto riguarda i tempi cronometrici. Si decide quindi con tutta la squadra di tornare all’assetto standard per cercare di capire se effettivamente è solo un problema di temperature più basse.
Per le uniche prove ufficiali del sabato mattina la moto con il nuovo assetto permette di essere guidata nel migliore dei modi e Pazzini ritrova lo smalto di sempre. In tutto il turno mostra un’ottima progressione che gli consente di migliorarsi costantemente e di piazzarsi alla 11° posizione finale.
Purtroppo nel pomeriggio il tempo peggiora e prima della gara inizia a piovere. Si procede quindi a montare le gomme da bagnato e a regolare la moto con un set-up che però non è mai stato provato sulla pista romagnola e che purtroppo non si rivelerà il più adatto per lo stile di guida di Pazzini, soprattutto in accelerazione. Alla partenza il pilota di Rimini scatta bene, ma nei primi giri resta cauto visto che non riesce a scaricare a terra tutta la cavalleria della sua R6. Dopo aver perso qualche posizione Pazzini prende però un buon ritmo e ricomincia una bella rimonta, grazie anche alla sua efficacia nelle staccate, riuscendo a migliorare il proprio crono di oltre 5 secondi rispetto ai primi giri. La posizione finale è la 17°, non proprio quello che il team sperava ma comunque viste le condizioni precarie rappresenta un buon bottino in ottica campionato.
Per dare al fine settimana ancora più suspense 5 minuti prima della partenza di gara due di domenica inizia ancora a piovere, ma questa volta in modo più leggero, lasciando quindi nell’indecisione totale tutti i team su quale assetto e gomme usare. Con Pazzini la squadra decide di montare al box una sola gomma da bagnato in modo da doverne cambiare una sola in griglia e aver più tempo per prendere la migliore decisione. Fortunatamente a pochi minuti dalla partenza smette di piovere e viene deciso per gomme e assetto da asciutto. Dopo una buona partenza e un buon primo giro, nonostante le condizioni di aderenza non siano le migliori, Pazzini e altri piloti vengono purtroppo coinvolti in un incidente innescato da un centauro davanti a loro a metà del secondo giro. Pazzini cade nella via di fuga ma non essendoci danni rilevanti alla moto e soprattutto senza essersi fatto niente, rimonta in sella e comincia una lunga cavalcata solitaria verso la bandiera a scacchi. Nonostante tutto riesce a rimontare 4 posizioni e a classificarsi 21°, risultato raggiunto grazie alla rabbia agonistica che lo contraddistingue e a portare a casa altri punti preziosi per il campionato.
Visti i tempi fatti segnare in gara 2, senza l’incidente Pazzini sarebbe potuto arrivare molto più avanti in classifica. Tutto il team vuole pertanto ringraziare il pilota di Rimini che, nonostante le molte difficoltà incontrate nel week end, non si è mai perso d’animo e ha sempre cercato di portare a casa il miglior risultato possibile in qualunque condizione trovata.
Il venerdì viene usato l’assetto provato nei test invernali, ma purtroppo le diverse temperature e l’asfalto con meno grip non fanno lavorare al meglio la moto, costringendo quindi Pazzini ad un turno un pò in sordina per quanto riguarda i tempi cronometrici. Si decide quindi con tutta la squadra di tornare all’assetto standard per cercare di capire se effettivamente è solo un problema di temperature più basse.
Per le uniche prove ufficiali del sabato mattina la moto con il nuovo assetto permette di essere guidata nel migliore dei modi e Pazzini ritrova lo smalto di sempre. In tutto il turno mostra un’ottima progressione che gli consente di migliorarsi costantemente e di piazzarsi alla 11° posizione finale.
Purtroppo nel pomeriggio il tempo peggiora e prima della gara inizia a piovere. Si procede quindi a montare le gomme da bagnato e a regolare la moto con un set-up che però non è mai stato provato sulla pista romagnola e che purtroppo non si rivelerà il più adatto per lo stile di guida di Pazzini, soprattutto in accelerazione. Alla partenza il pilota di Rimini scatta bene, ma nei primi giri resta cauto visto che non riesce a scaricare a terra tutta la cavalleria della sua R6. Dopo aver perso qualche posizione Pazzini prende però un buon ritmo e ricomincia una bella rimonta, grazie anche alla sua efficacia nelle staccate, riuscendo a migliorare il proprio crono di oltre 5 secondi rispetto ai primi giri. La posizione finale è la 17°, non proprio quello che il team sperava ma comunque viste le condizioni precarie rappresenta un buon bottino in ottica campionato.
Per dare al fine settimana ancora più suspense 5 minuti prima della partenza di gara due di domenica inizia ancora a piovere, ma questa volta in modo più leggero, lasciando quindi nell’indecisione totale tutti i team su quale assetto e gomme usare. Con Pazzini la squadra decide di montare al box una sola gomma da bagnato in modo da doverne cambiare una sola in griglia e aver più tempo per prendere la migliore decisione. Fortunatamente a pochi minuti dalla partenza smette di piovere e viene deciso per gomme e assetto da asciutto. Dopo una buona partenza e un buon primo giro, nonostante le condizioni di aderenza non siano le migliori, Pazzini e altri piloti vengono purtroppo coinvolti in un incidente innescato da un centauro davanti a loro a metà del secondo giro. Pazzini cade nella via di fuga ma non essendoci danni rilevanti alla moto e soprattutto senza essersi fatto niente, rimonta in sella e comincia una lunga cavalcata solitaria verso la bandiera a scacchi. Nonostante tutto riesce a rimontare 4 posizioni e a classificarsi 21°, risultato raggiunto grazie alla rabbia agonistica che lo contraddistingue e a portare a casa altri punti preziosi per il campionato.
Visti i tempi fatti segnare in gara 2, senza l’incidente Pazzini sarebbe potuto arrivare molto più avanti in classifica. Tutto il team vuole pertanto ringraziare il pilota di Rimini che, nonostante le molte difficoltà incontrate nel week end, non si è mai perso d’animo e ha sempre cercato di portare a casa il miglior risultato possibile in qualunque condizione trovata.
